Le interviste di Oltreconfine
Libreria Aseq, Roma ¤ www.aseq.it

Intervista a Edoardo Quarantelli

di

in Nel Tempio dei Libri (Oltreconfine - n° 7 - Set/Ott 2012)
€ + spese sped.
Quando nasce la libreria Aseq?
La libreria è stata fondata nel 1976. La sede originaria si trovava in via di Sant’Eustachio – il logo della libreria, il cervo, rimanda proprio a Sant’Eustachio, che si convertì al cristianesimo quando gli apparve una croce luminosa tra le corna di un cervo che stava cacciando – e dal 2005 ci troviamo nell’attuale sede di via dei Sediari. Quando abbiamo aperto, negli anni ’70, i tempi erano molto diversi, era un’epoca di forte ideologizzazione politica. A Roma c’era solo la storica Liberia Rotondi; le librerie generaliste non davano alcuno spazio a questi argomenti. Va tenuto presente, però, che allora la pubblicistica era modesta, mentre adesso gli editori si sono scatenati su questi temi.

In questi trentacinque anni, come hai visto cambiare i clienti e il loro interesse per i diversi argomenti?
Io penso che un paio di generazioni di esoteristi si siano formati qui da noi. Molti studiosi ci citano nei loro libri, come Ingrid Rowland nella prefazione della sua biografia di Giordano Bruno, Un fuoco sulla terra. Non saprei dire come sia cambiato l’interesse dei lettori nel corso degli anni, perché si tratta spesso di un interesse soggetto a mode. Certo, ci sono dei capisaldi: autori come Gurdjieff, per esempio. A occhio e croce si potrebbe dire che prima si vedevano più ragazzi giovani, adesso un po’ meno. Forse per i ragazzi di oggi leggere un libro è troppo faticoso. La distrazione del web è potente: le informazioni vengono assimilate in un modo diverso, più leggero.

Come sono i visitatori della libreria?
Sono di ogni tipo. Il percorso interiore è rigorosamente aperto a tutti, ognuno secondo la sua inclinazione: ci sono quelli che hanno bisogno di una struttura ordinata, più istituzionalizzata, perché si sentono più protetti, mentre altri, i cosiddetti esoteristi, si avventurano da soli nella ricerca. Ci sono dunque persone che vengono qui, si sanno già muovere nella libreria, e non chiedono niente; altre che arrivano col titolo e noi glielo procuriamo; poi ci sono alcune persone che si fidano e chiedono consiglio: in genere sono quelli che cominciano. In tal caso possiamo indicare quei libri che, suggestionandoti, colpendoti, ti aprono un percorso e che costituiscono una base di partenza. Si tratta di libri come Racconti di un pellegrino russo, un gioiello della spiritualità cristiana, Frammenti di un insegnamento sconosciuto di Gurdjieff, o Il miracolo della presenza mentale di Thich Nhat Hanh, per citarne solo alcuni. Questi libri vengono però suggeriti solo a persone che siano a un livello evolutivo già abbastanza alto. Se non lo sono, meglio cercare un libro più leggero, addirittura new age. La New Age, con tutti i suoi limiti, ha avuto il merito di far circolare delle idee importanti tra persone che difficilmente si sarebbero avvicinate a questi temi. Poi se la New Age ti dice solo: «Fai questo perché così farai meglio l’amore o vivrai meglio in ufficio», allora non ci siamo. Il percorso spirituale non ti dirà mai una cosa del genere, non ti imbroglia mai, è un percorso tosto, ti mette alla prova, è una battaglia vera all’ego.

(continua)

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