Le interviste di Oltreconfine
Libreria dell'Anima, Perugia ¤ www.animaperugia.it

Intervista a Cristina Alunni

di

in Nel Tempio dei Libri (Oltreconfine - n° 5 - Mag/Giu 2012)
€ + spese sped.
Nel vostro sito c’è scritto che la Libreria dell’Anima di Perugia nasce il 29 settembre 2006 sotto la protezione di san Michele Arcangelo. Raccontaci brevemente la sua storia e le sue finalità.
Quando ho deciso di aprire la libreria, la gente mi considerava una pazza e Michele mi ha dato la forza e il coraggio di gettarmi in questa impresa, avendo fiducia in me stessa e nel futuro. I libri sono stati per me una guida, da sempre. Ho scoperto questo tipo di testi in un momento decisivo della mia vita: sono stati un’ancora che mi ha permesso di uscire da una situazione molto difficile. La libreria è nata da una serie di intuizioni, di avvenimenti, di persone che si sono avvicendate, dandomi una mano per periodi più o meno lunghi. L’esperienza che oggi mi porto dietro è quindi merito di tante persone che mi hanno aiutato in questi anni. I clienti stessi mi trasmettono la loro esperienza: c’è un giro di emozioni, di storie vere, di persone che nel dolore o nella gioia hanno trovato dei percorsi alternativi per affrontare la loro vita. La finalità fondamentale della libreria è proprio quella di offrire alle persone qualcosa che le riporti a conoscere se stesse; e questo qualcosa può essere un percorso, un libro, una parola o una conferenza.

Come ti è venuta l’ispirazione di aprire la libreria?
«Chiedi e ti sarà dato». Lì per lì pensai: «Voglio un gelato, non è che voglia chissà che». Poi, a distanza di qualche mese, un’amica mi consigliò di partecipare a un evento sull’anima e la reincarnazione che si teneva a Milano. Alla conferenza trovai dei depliant in cui si pubblicizzava il progetto del Gruppo Anima di creare in tutta Italia una serie di librerie olistiche. In cima, sul lato destro del volantino, era riportato il passo del Vangelo: «Chiedi e ti sarà dato». In quel momento capii qual era la strada da percorrere. Già coltivavo l’idea di aprire una libreria, ma mi mancavano l’esperienza e i contatti. All’inizio, quindi, la collaborazione con il Gruppo Anima è stata molto importante.

Di cosa ti occupavi prima?
Per quasi vent’anni ho lavorato in ospedale come tecnico di laboratorio. La scelta di aprire una libreria di questo tipo è quindi un modo per continuare a lavorare con le persone, andando oltre l’approccio prettamente scientifico e aiutandole prima che magari possa intervenire la malattia. Quello del libraio è un mestiere molto interessante, che mi dà la possibilità di stare a contatto con le idee e le persone che gravitano all’interno di questo mondo. In questi sei anni posso dire di essere cresciuta tantissimo.

Come ha avuto inizio il tuo percorso spirituale?
Sicuramente è legato a un libro, Il pendolo di Foucault, una lettura faticosa che però mi ha insegnato che la storia non è un insieme di accadimenti separati tra loro, ma anzi è completamente interconnessa. Mi ha fatto comprendere che tutte le cose che viviamo, anche l’incontro con certe persone piuttosto che con altre, non sono casuali ma collegate. Per questo è importante conoscere le nostre radici storiche e ancestrali, archetipali, perché è da lì che si dipana il nostro cammino.

(continua)

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