Le interviste di Oltreconfine
Edizioni Mediterranee ¤ www.edizionimediterranee.it

Intervista a Giovanni Canonico, Direttore editoriale

di Maura Gancitano

in Professione: Editore (Oltreconfine - n° 4 - Mar/Apr 2012)
€ + spese sped.
Come nasce Edizioni Mediterranee?
La casa editrice, che si chiamava Casa Editrice Mediterranea, è nata nel 1925 grazie a Wilhelm Krenn, e inizialmente si occupava di libri d’arte e monografie artistiche. Dopo qualche anno sono arrivati libri per bambini, testi giuridici e una piccola collana di esoterismo. Così si è andati avanti fino agli anni ’50; poi nel ’53 la casa editrice è stata liquidata ed è stata costituita una nuova società: la Edizioni Mediterranee. Io sono arrivato il 1° settembre del 1950 – quasi sessantadue anni fa! – e ho iniziato facendo un po’ di tutto, dalla correzione di bozze alla vendita diretta nelle librerie, sotto la guida del Maestro Krenn, persona che ho stimato e amato, e a cui devo molto. Nel 1954, a causa dei suoi problemi di salute, ho preso in mano la casa editrice, e da quel momento ho iniziato a modificarne la linea: non più testi giuridici e per bambini, ma libri di yoga, di sport e di esoterismo in senso lato. Devo dire che la super-specializzazione della casa editrice, che oggi a distanza di cinquant’anni può vantare un catalogo di oltre duemila titoli, è stata un susseguirsi di fatti particolari. Un po’ è stato merito mio, merito del mio interesse per queste tematiche, ma ha contribuito anche un disegno divino, perché le cose venivano da sole, una dietro l’altra, senza nessuna fatica, senza nessuna ricerca.

D’altra parte siete stati i primi a occuparvi di certe tematiche in Italia.
Esattamente, anche se prima di noi c’era già stata un’altra casa editrice che aveva pubblicato dei libri esoterici, ma senza successo, probabilmente perché aveva precorso un po’ troppo i tempi. All’epoca ero veramente un giovane rampante, avevo un milione di idee... e le realizzavo tutte! Ero instancabile, lavoravo continuamente e con grande entusiasmo: per me fare libri era il più grande divertimento, non amavo altro! Era una gioia ogni volta vedere la prima copia, sfogliarla, sentire il profumo della stampa, dell’inchiostro. Anche adesso, a distanza di anni, quando arriva qui sulla mia scrivania la prima copia di un libro, per me è una grande emozione, come se fosse il primo.

La vostra attività è iniziata in un periodo fervido, in cui molti capiscuola dell’esoterismo erano in pieno fermento. Al di là di queste circostanze favorevoli, l’indirizzo della casa editrice fu influenzato anche al suo personale interesse?
Certamente sono sempre stato interessato a questi temi, fin da bambino, e probabilmente sono nato per fare l’editore: avevo una capacità innata per questo mestiere, come chi nasce capace di disegnare, di dipingere, di suonare o di comporre musica. Poi la mia vita si è arricchita, è stato un insieme di circostanze molto favorevoli. Per esempio, Allan Kardec fu una scoperta casuale: un libraio che adesso non c’è più, Amedeo Rotondi, il proprietario della Libreria delle Occasioni di Roma, un giorno mi disse: «Canonico, perché non ripubblica Allan Kardec?» E mi diede una copia del Libro degli Spiriti. Bene, da lì è nato l’interesse della casa editrice per lo spiritismo, tant’è vero che poi pubblicammo tutte le opere di Kardec. Qualche anno dopo andai a Parigi, al cimitero di Père-Lachaise, e scoprii che la sua tomba è la più visitata di tutta la Francia, sempre coperta di rose, bellissima e molto commovente.

(continua)

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