Alessandra Urso
Alessandra Urso

Alessandra Urso nasce a Padova il 18 Settembre del 1968. Figlia d’arte, segue i corsi di studio artistici presso il Liceo Modigliani di Padova e l’Accademia di Belle Arti di Venezia, cominciando l’attività espositiva nella sua città. Nel 1995 conosce il pittore italo-francese Pablo Miguel Abbatangelo nello studio del quale entra in contatto con diversi artisti padovani, alcuni dei quali Alfredo Baracco e il fratello Emilio; in questo periodo conosce il critico d’arte Giorgio Segato, che segue l’artista per lungo periodo.
Nel 1999 comincia a collaborare con diverse fonderie d’arte del territorio italiano, realizzando opere in bronzo per conto delle stesse e commercializzate nel settore funerario; da questo momento l’artista si dirige verso la scultura monumentale, realizzando opere per il Duomo di Capo D’Orlando (Me) e statue religiose per le Fonderie Caggiati-Matthews di Pittsbourg (U.S.A.), per le quali lavora ancora oggi; la sua crescita professionale è influenzata dal confronto decennale con il responsabile artistico della fonderia e regista televisivo, Umberto Asti, con il quale si sviluppa una profonda stima.
Diverse sono le esperienze lavorative e le applicazioni artistiche in questi anni; dagli allestimenti scenografici all’illustrazione, dalle collaborazioni con studi d’architettura alle installazioni per parchi di divertimento. L’attività professionale si svolge parallelamente alla ricerca artistica, alternando le committenze con la creazione di diverse opere in terracotta e legno, esposte in mostre personali curate da Giorgio Segato e diverse collettive nel territorio italiano. Ha realizzato due collane di illustrazioni sui musicisti indiani esposte alla Fondazione Cini di Venezia e al Dams di Bologna, e ha scritto articoli per riviste specializzate nel campo dell’arte Sacra e delle tecniche artistiche.
Nel 2004 in seguito all’esposizione avvenuta a Frascati (Roma), la senatrice Rita Levi Montalcini apprezza vivamente l’artista, che le dona l’opera esposta “Lilith”, oggi conservata presso la Fondazione a Roma. Sempre in questo anno l’incontro con la filosofia buddista dona nuovi impulsi alla sua attività creativa che da questo momento diventa più profonda ed incisiva; conosce lo scrittore Nicola Artuso, attivo a Padova da diversi anni nel campo della comunicazione e la cantautrice Rachele Colombo con i quali condivide alcuni progetti multimediali.
Nel 2007 allestisce una personale per il suo comune di residenza, Due Carrare (Pd), con il quale poi collabora scrivendo articoli d’arte per il notiziario e realizzando nel 2008 il Monumento alle Due Carrare per la Rotatoria del Municipio. Altre sue opere sono esposte in realtà pubbliche, come l’installazione per il Museo Apple di Quiliano (Sv), il monumento ritratto in bronzo di Livio Zen presso la sede dell’azienda Irsap di Rovigo e il Crocifisso della Sala Consiliare del Comune di Due Carrare (Pd).

Sito web: www.arteurso.com

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